Ci troviamo in un contesto economico complesso, in cui le direzioni politiche europee, rischiano di compromettere la sostenibilità economica di industrie fondamentali e di settori che sostengono l’occupazione e il benessere di milioni di famiglie in Europa.
Queste politiche, spesso influenzate da pressioni esterne, rischiano di relegare l’Europa a un ruolo marginale nel panorama produttivo e consumistico mondiale, minacciando la nostra posizione di leadership e compromettendo le prospettive future del continente.
L’impatto di queste scelte è disomogeneo tra gli Stati membri, con alcuni paesi, tra cui l’Italia, che si trovano a subire politiche non allineate agli interessi nazionali. Esempi concreti di questa tendenza includono normative potenzialmente dannose per il patrimonio culturale e gastronomico, come la Direttiva sulle case green o il sistema di etichettatura nutrizionale che penalizza prodotti di eccellenza del nostro territorio.
Le attuali politiche economiche e fiscali dell’Unione, inoltre, sembrano avvantaggiare le grandi imprese a discapito di quelle più piccole e innovative, creando una concorrenza sleale e un terreno di gioco disuguale.
Questo scenario richiede un ripensamento profondo delle strategie europee, orientandole verso la valorizzazione dell’identità economica del continente e la protezione della sua dimensione sociale. Per riaffermare la leadership europea nello sviluppo imprenditoriale e tecnologico, proponiamo di adottare politiche che favoriscano un equo campo di gioco per tutte le imprese.
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