Cadaveri per le strade, esecuzioni sommarie e persecuzioni nei confronti dei cristiani: ecco il vero volto del nuovo corso della Siria che, ancora volta, piomba nel terrore della guerra civile!

Sono almeno mille i morti nelle regioni costiere di Tartus e Latakia dove, secondo le fonti locali, l’esercito di Damasco ha ucciso donne e bambini.

Lo avevamo detto subito che chi pensava fossimo di fronte a dei “liberatori” si sbagliava di grosso. La caduta di Assad ha aperto nuovamente le porte al fondamentalismo islamico e all’odio verso la cristianità.

L’Unione Europea e tutte le istituzioni internazionali intervengano per monitorare e tutelare la vita dei cristiani e dei civili in generale in quelle terre!